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L'Archivio

La documentazione dell'archivio

L'archivio parrocchiale di San Vendemiano è un complesso documentario formato da quasi un migliaio di unità archivistiche, intese come registri, fascicoli e documenti sciolti. Nel corso del riordino sono stati individuati 14 fondi, di cui il principale, come è logico, è il fondo Parrocchia costituito da quasi 800 unità per un arco cronologico compreso tra la metà del XVI secolo ed oggi, seguito dall'archivio della Fabbriceria (76 unità, 1603-1965) e da quello dell'Azione Cattolica (64 unità, dal 1876). Gli altri fondi, seppur minori, rivestono una loro importanza nella storia della vita parrocchiale e sono: Scuola di S. Agnese (13 unità, 1734-1925), Confraternita del Santissimo Sacramento (7 unità, 1910-1963), Confraternita del SS. Rosario (7 unità, 1893-1935), Congregazione delle Figlie del S. Cuore (1 unità, 1933), Scuola e confraternita del Carmine (3 unità, 1940-1960), Terz'ordine Francescano (1 unità, 1882-1923), Associazione della Madonna della Buona Morte (1 unità, 1955), Apostolato della Preghiera (3 unità, 1931-1954), Associazione “Centro giovanile S. Vendemiano” (8 unità, 1990-1995), Scuola Materna San Pio X” (13 unità, 1934-1984), Congregazione della forania di Pianzano (1 unità, 1906-1926). Relativamente ai fondi ancora attivi e alle serie tuttora aperte non si è considerato un unico termine di riferimento per completare la schedatura ma si è semplicemente scelto di schedare tutta la documentazione rinvenuta nell'archivio “storico”, ovvero negli armadi lignei, nella consapevolezza che questa dovrà essere in futuro integrata con quanto è conservato nell'adiacente sottoscala o presso i referenti delle singole associazioni ancora attive.

L'archivio ha subito certamente delle dispersioni, anche in funzione degli spostamenti occorsi durante i lavori alla canonica a inizio Novecento. Vari anche gli interventi di riordino successivo; ne sono traccia differenti segnature e sovrapposizioni di etichette. La situazione presente nei primi inventari fornisce una prima idea di quello che vi era conservato in origine. Nel 1676 il parroco dichiarò che quanto a “Libri e scritture” erano presenti: due libri di battesimi, item uno di matrimoni et uno di mortuorum; un inventario scritto l'anno 1401, 15 aprile in carta bergamina; una nota delle ragion da Mare che ha la chiesa fatta l'anno 1575 in carta bianca; diverse vacchette formate d'anno in anno rettor presente; due perticationi terre della chiesa 1608; alcuni decreti in visitatione.
Nella visita pastorale del 1779, oltre ai registri canonici, vennero invece elencati: libro dello stato d'anime, libro de confirmati, registro di messe in sagrestia, registro dell'elemosine in canonica. Evidentemente parziali e limitati ai documenti di maggior rilievo questi due brevi elenchi non ci forniscono una visione d'insieme completa ma ci evidenziano da subito le prime lacune. I documenti più antichi ritrovati sono infatti i registri di battesimo che decorrono dal 1560.

Iniziamo la nostra rassegna dalle serie principali del fondo Parrocchia che sono quelle dei registri anagrafici, voluti e sanciti dal Concilio di Trento. Non sono coeve in quanto i matrimoni iniziano qualche anno dopo, Visita pastorale del 1676 conservata presso l'Archivio Storico della Curia Patriarcale di Venezia e pubblicata da G. Follador, Piovani e Sue signorie illustrissime in S. Vendeman, op. cit., p. 352-353. nel 1565, e le registrazioni dei defunti nel 1610, ma dal momento in cui iniziano e fi no ad oggi sono continuative. Dal 1816 al 1871 all'anagrafe canonica si affianca l'anagrafe civile, richiesta dal Governo Austriaco con patente del 20 aprile 1815, e redatta su specifici registri prestampati, uguali per tutte le parrocchie, corredati per ciascuna serie da specifici indici: sono queste le serie denominate “Libri degli atti di nascita”, “di matrimonio”, “di morte”. Gli indici derivati da esse sono stati mantenuti in uso anche successivamente e aggiornati con i dati registrati sui successivi registri canonici. Il sacramento della Cresima trova i suoi riscontri nella serie dei “Registri di Cresima” costituita da sei registri, senza interruzioni dal 1864, e corredata da un indice limitato al solo periodo 1963-1988. La materia matrimoniale, invece, oltre che nei registri ecclesiastici e civili, si articola anche nelle serie “Registri delle pubblicazioni matrimoniali” dal 1682 al 1929, “Carte sciolte” dal 1814 al 1953 e “Atti matrimoniali” dal 1925 al 2007. La serie “Anagrafe parrocchiale” inizia con un registro di “Stato d'anime”, forse lo stesso menzionato nel 1779, e prosegue con buona continuità fino al 1965 con elenchi di famiglie ma anche di poveri. Altra documentazione tipicamente ricorrente nelle parrocchie è quella relativa alle celebrazioni ovvero i “Registri di Messe” qui presenti dal 1823 con parziali lacune e integrabili con la serie “SS. Messe e avvisi parrocchiali” costituita da 20 quaderni per il periodo 1949-1988. Analoga considerazione vale per le “Relazioni di visita pastorale” che ci offrono dei lacerti per il Seicento e materiale più corposo per il Novecento e la serie dei “Legati” di messe dal 1902 al 1963. Ad esse si affiancano le recenti “Relazioni per visite vicariali” e le “Relazioni annuali” compilate dai vicari foranei. Una menzione particolare va fatta per gli oltre 250 “Atti di Curia e vescovili” perfettamente conservati dal 1760 al 1898. Si tratta perlopiù di lettere pastorali inviate, prima dai patriarchi veneziani e poi dal vescovo di Ceneda, a tutte le parrocchie sotto la loro giurisdizione e contenenti avvisi, precetti, norme su varie materie come ad es., solo per citarne alcune, disposizioni per contrastare il morbo del colera (1836), avviso per l'incoronazione di Ferdinando I (1838), indizione di una questua per le popolazioni colpite da alluvioni e calamità naturali (1872). In quantità minore ma di tipologia simile sono i fascicoli di “Lettere pastorali” e di “Lettere encicliche” conservati a parte e relativi ai decenni a cavallo fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Molte furono le serie che andarono creandosi e depositandosi nel corso del XX secolo e qui ne basti una menzione, rinviando gli interessati alla consultazione della banca dati inventariale. Troviamo la “Corrispondenza ecclesiastica” (1906-1994), la “Corrispondenza civile” (1926-1978), le “Circolari civili” (1809-1826), le “Autentiche di reliquie” (1826-1909) fra cui è conservata anche l'autentica delle particelle di ossa di San Vendemiale vescovo e confessore (1858), la “Dottrina Cristiana” (1907-1976) compostadai registri generali, da quelli domenicali, da quelli “feriali” o per classe del catechismo, dagli atti e dai quaderni, le “Attività parrocchiali” (1968-1972), la “Cronistoria” redatta dal parroco don Eugenio Caliman per gli anni 1917-1973, la “Miscellanea” (1854- 2007). L'ambito economico ci è testimoniato dalla serie “Cassa Anime” che con le sue sei unità ci rende testimonianza delle registrazioni di offerte tradizionalmente riscosse per le anime dei defunti (1786-1988), dalle “Offerte” (1936-1957) e dal“Beneficio”, l'ente che amministrava i beni necessari al sostentamento del parroco. Una serie piuttosto corposa e articolata questa che in San Vendemiano copre un arco cronologico cha va dal 1864 al 1985 e che si compone di 5 sottoserie, così identificate: “Registri di entrate e uscite”, “Inventari dei beni”, “Atti”, “Canoni”, Contratti”. Ad essa si affianca la serie “Amministrazione” per il periodo 1922- 1987 che comprende “Libri cassa” per la gestione della chiesa, “Assicurazioni” e documentazione riguardante le “Pontificie Opere Missionarie”. C'è poi una serie, denominata durante il riordino “Registri di cassa”, che accoglie preziosi documenti inerenti i lavori per la costruzione dell'oratorio della Madonna della Salute a Cosniga ma soprattutto circa la fabbrica dell'altar maggiore e la chiesa stessa (1678-1973).

Per la parte antica è da citare l'unico catastico superstite che è il “Catastico secondo” iniziato nel 1536 e contenente la descrizione dei vari fondi che pagavano la decima. Il nostro resoconto si conclude con la menzione di due serie recenti che sono “Cinema e Teatro” e “Materiale fotografico e illustrativo”. Entrambe contengono materiale di tipologia diversa rispetto al consueto atto documentario: la prima registri e atti relativi alla gestione della sala adibita a cinema e teatro, la seconda fotografi e, manifesti, locandine, giornali e volantini di varia natura. Infine, documentazione riguardante don Eugenio Caliman, parroco a San Vendemiano dal 1965 al 1988, è confluita in una serie a lui stesso intitolata: qui vi si raccolgono un quaderno, con annotazioni personali sulle comunioni, una cronistoria parrocchiale limitata agli anni 1965-1972 e oggetti personali tra cui tuniche da chierichetto, crocette da zelatore dell'Apostolato della Preghiera, scapolari, medagliette varie. Tutto questo materiale è stato condizionato a parte, in apposita scatola durevole per la conservazione, per volere del gruppo degli ex chierichetti.

Il fondo della Scuola di S. Agnese può denominarsi anche Luminaria, infatti fu proprio tale confraternita che oltre a formar Luminaria di questa chiesa, ha una antica confraternita di famiglie trecento e cinquanta circa che ad ogni morto confratello contribuiscono un soldo che si riscuote dal massaro e si dispensa dal parroco in elemosina per tante messe11. Purtroppo i vari rimaneggiamenti subiti dall'archivio hanno fatto sì che gli atti della Luminaria ci siano pervenuti frammisti ad altri relativi anche al beneficio e alla chiesa, in quanto erano stati accuratamente selezionati ai fini del restauro e in seguito ad esso condizionati assieme nella serie “Carte sciolte”.

La scuola possedeva diversi beni che amministrava ai fini di provvedere alle spese necessarie per la chiesa. Verso il 1810 le subentrò in queste funzioni la Fabbriceria e l'ex luminaria divenne dipendente dalla fabbriceria stessa in qualità di confraternita. Con questa avvertenza devono valutarsi i “Registri delle entrate e delle uscite” che vanno dal 1734 al 1925. L'attività della confraternita ci è testimoniata inoltre dai “Registri delle Messe” (1755-1876) e dai “Registri degli iscritti” (1869-1922).

Quanto ci è giunto, invece, dell'attività amministrativa propria della Fabbriceria è articolato in sei serie:i “Conti consuntivi” (1810-1926) alcuni dei quali necessiterebbero di restauro, le “Entrate e uscite” (1808-1883), i “Bollettari delle Entrate” (1862-1940), i “Giornali di Fabbriceria” (1862 1916), il “Consiglio di Amministrazione della Fabbriceria” (1950-1965), e i “Registri di protocollo” (1862-1889).

Le confraternite furono ben presenti a San Vendemiano. All'antica S. Agnese si erano affiancate perlomeno dal ‘700 quelle del SS. Sacramento, del SS. Rosario e di S. Antonio anche se la documentazione sopravissuta presso l'archivio parrocchiale è più tarda. La Scuola del Santissimo Sacramento infatti, risulta istituita nel 1910 con decreto vescovile del 15 dicembre ma evidentemente dovette trattarsi di un rifondazione. Se ne conserva lo statuto nella serie “Atti” (1910-1933), i “Registri dei verbali (1910-1913), i “Registri degli iscritti” (1951-1963) suddivisi fra confratelli e consorelle, e i “Registri di cassa” (1911-1963). Probabile rifondazione si deve supporre anche per la Confraternita del SS. Rosario nel 1893, data dalla quale iniziano le serie ad essa relative, cioè i “Registri degli Iscritti” (1893-1935) e i “Registri di cassa” (1894-1917) mentre dal 1908 si conservano “Registri delle offerte”.
Nel corso del Novecento si aggiunsero l'Apostolato della Preghiera costituito nel 1927, la Congregazione delle Figlie del S. Cuore di cui resta solo il decreto costitutivo del 1933, la Scuola e confraternita del Carmine fondata del 1940, l'Associazione della Madonna della Buona Morte istituita verosimilmente a metà del secolo.

A fine Ottocento e precisamente dal 1882 si colloca in parrocchia la presenza del Terz'Ordine Francescano che perdurò fino alla soppressione avvenuta nel 1923.

L'Azione Cattolica si articolò a San Vendemiano in più gruppi e sottogruppi, per ciascuno dei quali ci sono rimasti diversi registri, in aggiunta a documentazione della stessa Giunta parrocchiale e del Consiglio di PresidenzaAnnessa alla parrocchia ma di carattere frammentario è la documentazione della Scuola Materna “San Pio X” che si compone di un “Registro degli iscritti” del 1939 (quando ancora l'asilo non doveva essere in funzione), “Registri amministrativi” (1953-1981) e “Atti” (1934-1984).

La scuola materna parrocchiale “Pio X” viene costruita tra il 1951 e il 1953 nell'area del cimitero comunale dismesso da oltre 12 anni e in un terreno di proprietà della fabbriceria su progetto dell'Ing. Aldo De Lorenzi di Zoppè di San Vendemiano.

La volontà di costruire un asilo per la comunità di San Vendemiano risale tuttavia ad un quindicennio addietro e rientra tra le ambizioni di don Antonio Santin, parroco che negli ultimi anni del suo mandato nella parrocchia, si era prodigato a raccogliere offerte “pro erigendo asilo” e stilare resoconti dettagliati sulla situazione di cassa da consegnare al nuovo parroco don Raffaele Pivetta, suo successore che, una volta insediatosi, ne portò avanti il progetto costituendo un comitato parrocchiale. Il primo edificio venne eretto soprattutto grazie alla buona volontà delle famiglie della parrocchia che in modi diversi vi partecipano prestando manodopera e mezzi propri per l'approvvigionamento delle materie prime per la costruzione del fabbricato. Venne inaugurato nel 1953 e le attività didattico-educativeebbero inizio grazie alla convenzione prima con l'Ordine delle Figlie di Maria Vergine Immacolata di Savona, già presenti nella scuola materna della vicina frazione di Zoppè e poi con le suore della Snata Famiglia di Bordeaux.

L'incarico di vicario foraneo ricoperto dal parroco Don Domenico Dal Cin ha portato al rinvenimento di un registro degli atti della Congregazione della forania di Pianzano per gli anni 1906-1926. La forania in questione all'epoca era costituita dalle parrocchie di Pianzano, S. Fior di Sotto, S. Fior di Sopra, castello Roganzuolo, Zoppè, Ramera, Bibano e San Vendemiano.

I documenti dell'Associazione “Centro giovanile S. Vendemiano” sono stati schedati in modo sommario in quanto si tratta di istituzione molto recente: l'associazione si costituì nel 1990 al fi ne di perseguire senza scopo di lucro finalità educative, culturali, ricreative e sportive.

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